5 domande sull'Europa

by Stefano Boeri

1) Contemporary Europe structure is very diversify: how to understand more about this new enlarged map?

L’europa oggi si allarga, domani potrebbe restringersi. L’europa non ha confini stabili, ma a ben pensarci non ne ha mai avuti. L’europa è sempre stata una condizione culturale, non geografica. E in quanto entità culturale ha cambiato continuamente perimetro. Si è estesa fino ad Atene o a Gerusalemme, si è ritratta fino alle sponde del Mediterraneo settentrionale e del Baltico, poi di nuovo si è allargata, a volte perdendo dei pezzi al suo interno, aprendo delle voragini nel suo corpo. L’europa è un flusso. Mobile e lento. Questo è il suo valore e la sua grande potenzialità per il futuro del mondo.

2) What do you think about new employment and new economical geographies in Europe today?

Credo che –considerando anche l’est- l’Europa contenga tutte le declinazioni possibili del ciclo produttivo e distributivo delle merci, che però oggi sono specializzate non più all’interno di un singolo Paese , ma alla scala geopolitica di questo continente mobile. Pensiamo al tessile: si decide in Francia, si inventa in Italia, si realizza in Romania, si vende nel centro-nord europa…

3) What is the role of culture in this Europe of social and political diversity?

Fondamentale. Come abbiamo dimostrato con il nostro atlante-ricerca “USE- Uncertain states of Europe” (edizioni Skira 2003) curato da Multiplicity, lo spazio europeo ha 4 grandi “strutture” che durano nel tempo. In primo luogo e’ uno spazio dove si metabolizzano tradizioni e culture esogene; e da dove le si riesporta, una volta reinterpretate. In secondo luogo e’ uno spazio di straordinaria densità di relazioni. In terzo luogo e’ un territorio dove “non si cancella mai nulla”, dove le culture, i linguaggi, le tradizioni si accumulano piuttosto che sostituirsi l’una all’altra. E infine è un luogo “dove sono in molti a decidere”; un territorio di concertazione, discussione, contrattazione continua. Una concertazione a volte snervante, conflittuale, data dalla incredibile diffusione di istituzioni e sogggetti che hanno le risorse economiche, giuridiche, politiche, culturali per intervenire nello spazio e far valere i propri interssi e desideri. Ma questa concertazione infinita è una grande garanzia di democrazia….
Ognuna di queste 4 strutture appartiene anche ad altre parti del mondo. Ma tutte e 4 insieme appartengono solo ed esclusivamente all’Europa.

4) The importance of public sphere and contemporary espressions of creativity can be considered “the common ground” to built a common Europe?

Solo in parte. L’innovazione in Europa proviene oggi soprattutto da situazioni autorganizzate, spontanee. Non dalle istituzioni, non dal mondo autocelebrato dell’arte, dell’architettura, della moda…

5) The world is important, but local is more: do you agree wiht this statment?

Credo che sia interessante oggi scrutare il mondo attraverso la cruna dell’ago dello spazio locale. E’ nello spazio locale che si rendono visibili le energie che scorrono nel mondo. I flussi di merci, uomini, idee, informazioni, immagini…trovano attrito nello spazio locale, lo plasmano e ne sono condizionati. Lo spazio locale racconta della globalizzazione, delle sue aporie e contraddizioni, meglio di qualsiasi visione aggregata. Oggi abbiamo un estremo bisogno di racconti di luoghi, di biografie di spazi, di storie di territori.

Stefano Boeri, direttore editoriale di Domus, fondatore Multiplicity, docente Politecnico Milano, co-curatore USE (United States of Europe).